CALL FOR ABSTRACT
LA COSTRUZIONE DELL’IDENTITÀ: TRA PRECARIETÀ E FRAGILITÀ, Convegno dottorale
Venerdì 1° settembre 2023, dalle ore 9.00 alle ore 18.00, Università degli studi di Bergamo, Sede Palazzo Bassi-Rathgeb
Il concetto di identità appare costitutivamente segnato da un’ambivalenza. Identità, infatti, significa ad un tempo “identico” (da idem, “il medesimo”, “lo stesso”), ma anche “unico”, dunque “differente”. Non esiste identità se non nel paradosso espresso nella tensione fra riconoscimento sociale e desiderio di unicità individuale. Ciascuno si vive come uguale e diverso, uguale agli altri esseri umani, ma unico nella sua singolarità. La differenza costituisce dall’interno l’identità di ogni essere umano, fa differire da sé ogni essere umano e lo fa essere se stesso. Ciò vale naturalmente per le identità individuali, ma anche per le identità collettive.
Nella storia questa dimensione ambivalente dell’identità è stata spesso rimossa, privilegiando di volta in volta la ricerca degli aspetti inconciliabili della differenza, piuttosto che gli aspetti di convergenza, di somiglianza. E, tuttavia, entrambe le dimensioni - l’essere uguali e, al contempo, diversi - interagiscono delineando il paradosso dell’unità nella diversità e della diversità nell’unità. Dobbiamo dunque parlare di identità al plurale, a sottolineare la natura processuale e mutevole del costrutto, che co-evolve con il contesto e l’ambiente, nonché la sua dimensione caleidoscopica, polimorfa, plurale, costantemente in divenire.
In questo senso le identità si configurano come sistemi complessi (unitas multiplex) intrinsecamente legati al proprio contesto e costruiti dalla relazione con gli altri. Essere significa essere in relazione con gli altri: in quanto l’identità implica l’alterità a un livello così intimo che l’una non può essere pensata senza l’altra.
È a partire da questa cornice che il convegno dal titolo La costruzione dell’identità: tra precarietà e fragilità organizzato dalle dottorande e dai dottorandi del secondo anno del Dottorato in Scienze della Persona e Nuovo Welfare (Dipartimento di Scienze Umane e Sociali, Università degli studi di Bergamo) intende riflettere sul costrutto dell’identità, provando ad aprire un dialogo generativo tra discipline differenti.
Un elemento di originalità riguarda l’impostazione organizzativa che si è voluta adottare per il convegno, prevedendo l’utilizzo di una mappatura partecipativa. Nello specifico la mappa diventerà strumento attraverso il quale dare visivamente conto delle relazioni tra le diverse sessioni tematiche e tra i differenti sguardi disciplinari che le attraverseranno. Il convegno, infatti, prevede che l’intera mattinata sia dedicata a momenti di presentazione del proprio contributo in sessioni, che saranno organizzate sulla base delle tematiche trattate al loro interno. Al fine di facilitare la discussione nelle sessioni, si invitano le dottorande e i dottorandi a presentare il proprio contributo (brevi articoli, risultati di ricerche, progetti, casi studio) attraverso l’utilizzo di un poster, nel quale gli argomenti trattati saranno comunicati visivamente. Il poster, oltre a essere un supporto per la dottoranda o il dottorando nella presentazione del proprio contributo, avrà una funzione rilevante ai fini della realizzazione della mappatura partecipativa, configurandosi come punto di partenza per la costruzione collaborativa della mappa. Nel pomeriggio, le/i partecipanti saranno coinvolte/i nel lavoro cooperativo di costruzione della mappa, la quale, essendo l’esito di un’esperienza condivisa, mira a restituire una visione collettiva del tema trattato, mettendo in relazione ed evidenziando le connessioni e gli intrecci esistenti tra i contributi presentati, le diverse aree tematiche e i differenti approcci disciplinari che caratterizzeranno i lavori del convegno.
In questo modo intendiamo provare a tessere, insieme a tutti i dottorandi presenti al convegno, una rete di significati che sia in grado di veicolare la natura complessa dell’identità dell’essere umano. La scelta di questa originale impostazione organizzativa, distanziandosi dal “tradizionale” taglio dato ai lavori convegnistici, muove dalla consapevolezza che per fare ciò sia necessario provare ad essere non solo inter-disciplinari e trans-disciplinari, ma persino in-disciplinati.
Saranno accettati contributi che sapranno inserirsi nelle seguenti aree tematiche:
La candidatura è aperta a dottorande/i regolarmente iscritte/i al secondo (XXXVII ciclo) o al terzo anno (XXXVI ciclo) presso la propria università di appartenenza.
Le/gli interessate/i dovranno inviare un documento in formato .pdf all’indirizzo
contenente:
Chiusura finestra temporale per l’invio dell’abstract: 30 maggio 2023.
Il comitato organizzativo comunicherà la conferma di accettazione delle proposte via e-mail entro il 30 giugno 2023.
L’iscrizione al Convegno è gratuita.
Comitato scientifico
Prof.ssa Laura Sara Agrati, Prof.ssa Daniela Barni, Prof.ssa Serenella Besio, Prof. Gianluca Bocchi, Prof. Antonio Borgogni, Prof.ssa Chiara Brambilla, Prof.ssa Ilaria Castelli, Prof. Andrea Greco, Prof.ssa Silvia Ivaldi, Prof. Marco Lazzari, Prof.ssa Anna Lazzarini, Prof. Ivo Lizzola, Prof. Andrea Potestio, Prof.ssa Evelina Scaglia, Prof. Giuseppe Scaratti.
Comitato organizzativo
Dott. Fabrizio Arcuri, Dott.ssa Anna Brichetti, Dott.ssa Virginia Santa Capriotti, Dott.ssa Rosy Esposito, Dott.ssa Maddalena Gambirasio, Dott.ssa Jessica Giannì, Dott. Antonino La Tona, Dott. Paolo Lazzaroni, Dott.ssa Alice Locatelli, Dott.ssa Arianna Taravella, Dott.ssa Silvia Sangalli.